Impagino riviste, libri cartacei ed ebook.
Ma cosa vuol dire impaginare?
Può sembrar banale, ma l’impaginatore è letteralmente colui il quale mette in pagina il progetto editoriale.
Se dovessimo dar retta alla Treccani diremmo che “l’impaginatore prepara la matrice definitiva di stampa, che si compie disponendo la composizione secondo il formato della pagina, inserendo le illustrazioni, le didascalie, le note a piè di pagina, la numerazione e i titoli correnti, la segnatura e quanto altro occorre.”
In altre parole è la figura professionale che si occupa della realizzazione grafica delle pagine di quotidiani, periodici e libri. Nell’editoria elettronica non lo fa fisicamente, ma usa appositi programmi professionali come Adobe Indesign o Quark Xpress per creare una immagine delle pagine da stampare (un file pdf).
Il progetto grafico viene concepito da un grafico editoriale che, a volte, può coincidere con l’impaginatore (come spesso è nel mio caso) e stabilisce un ordine ed una struttura di presentazione del materiale in modo che sia chiaro e fruibile per il lettore.
Sfogliamo, per un attimo, i nostri libri preferiti.
Noteremo che un tratto comune a tutti c’è ed è proprio l’ordine in cui i nostri occhi si sono mossi: gli spazi, la grafica, il font, sono frutto di scelte non casuali che hanno guidato il nostro sguardo.
Ci sono edizioni di un testo che sono diventate punto di riferimento per quel testo per chiarezza e fruibilità. Allo stesso modo, “spaccare” gli schemi dell’impaginazione ha creato edizioni tanto famose quanto il testo stesso, vedi Alice o il piccolo principe… l’impaginatore ci può aiutare ad esprimere ancora di più il senso di quanto abbiamo scritto.